Quando il volo 417 è atterrato all’aeroporto di destinazione, il capitano Aleksej Morozov, pilota con un’esperienza ventennale, ha spento motori e consegnato il controllo al personale di terra come di consueto. Tutto andava secondo programma, finché il suo sguardo non si è posato su uno dei passeggeri che si avvicinava al finestrino dell’aereo.
L’uomo camminava con un bagaglio a mano, ignaro di tutto. Tuttavia, il capitano si è fermato di colpo: quella persona somigliava a lui in modo impressionante, con una somiglianza perfetta nei minimi dettagli. Quella mascella, il colore degli occhi, il naso — sembrava il suo riflesso vivo, ma vestito in abiti civili.
Aleksej ha subito chiamato la capo hostess e, indicando il passeggero, le ha sussurrato:
“Di’ a quest’uomo di aspettare un attimo, voglio fargli una domanda. Ma sii prudente”.
Sorpresa, la hostess ha raggiunto l’uomo all’uscita e gli ha detto:
“Mi scusi, signore, il capitano ha chiesto di aspettare un momento per un controllo documenti.”
“Certo”, ha risposto l’uomo, visibilmente sorpreso, scrollando le spalle.
Il capitano è uscito dalla cabina e, vedendo il suo sosia, è sbiancato. Voleva parlare, ma l’estraneo lo ha anticipato:
“Che cosa sta succedendo qui?” chiese l’uomo.
“Dovrei essere io a farti questa domanda”, ha replicato Aleksej.
“Mi chiamo Igor Sokolov, sono storico e docente. Viaggio spesso per conferenze e… sembriamo davvero due gocce d’acqua”.
Dopo un momento di silenzio, Aleksej ha suggerito:
“Passiamo in una saletta riservata al personale, così parliamo. Questa situazione è molto strana.”
Nel locale, hanno scambiato i documenti. Sebbene portassero nomi differenti e avessero date di nascita diverse, entrambi indicavano come luogo di nascita la stessa cittadina: Viaziemsk, nella regione di Chabarovsk.
Igor ha ammesso: “Sono cresciuto in un orfanotrofio, non conoscevo i miei genitori. Ho trovato alcuni vecchi documenti quasi illeggibili.”
Aleksej ha avvertito una stretta allo stomaco e ha confessato: “Anch’io sono stato allevato in un orfanotrofio, proprio in quella zona.”
“Pensi che potremmo essere gemelli?” ha chiesto Igor.
Aleksej ha annuito: “È possibile. Potrebbero averci separato alla nascita. Soprattutto negli anni ’80, gli orfanotrofi erano sovraffollati e gli archivi incompleti. Forse il personale ha deciso di dividerci per facilitare la ricerca delle famiglie adottive.”
“Oppure…” ha esitato Igor “non è stato un caso.”
“Cosa intendi dire?” chiese Aleksej.
“Studio esperimenti segreti condotti nell’URSS. Alcuni documenti rivelano che alla fine degli anni ‘70 e inizio ‘80 nella regione di Chabarovsk si effettuavano ricerche genetiche. I gemelli venivano utilizzati per studiare la teoria della ‘sincronicità psicologica’. A volte venivano affidati a famiglie diverse per osservare il loro sviluppo.”
Riflessione importante: Questa teoria suggerisce un legame psicologico unico tra i gemelli cresciuti separatamente, che potrebbe spiegare lo strano incontro tra Aleksej e Igor.
“Pensi che anche noi siamo parte di quell’esperimento?” Aleksej chiese.
“Dovremmo fare un test del DNA.”
Alcune settimane più tardi, gli esiti del test genetico confermarono ciò che entrambi sospettavano: erano fratelli gemelli.
- Aleksej, diventato capitano di aereo
- Igor, storico di professione
- Due vite distanti, unite inaspettatamente in volo
Separati da migliaia di chilometri, il destino li ha riuniti sulla stessa aeroplano. Decisero di recarsi insieme a Viaziemsk per indagare sulle proprie origini e forse scoprire il motivo della loro separazione fin dalla nascita.
Questo caso affascinante mette in luce come il destino possa intrecciare percorsi apparentemente lontani, rivelando segreti custoditi da tempo. La storia di Aleksej e Igor dimostra che a volte, la realtà supera la fantasia, svelando misteri con risvolti sorprendenti.
In conclusione, l’incontro fortuito tra il capitano e il suo sosia ha portato a una scoperta straordinaria: due fratelli gemelli separati alla nascita, riuniti da un episodio insolito. Questa vicenda invita a riflettere sull’importanza delle radici, sull’imprevedibilità della vita e sulla potenza del caso nel condurre le persone verso la verità.