La vedova al cimitero e il suo gesto misterioso: un giorno qualcuno le chiese il perché

Advertisements

 

Ogni giovedì mattina, poco dopo l’apertura del cancello in ferro battuto, una donna dai capelli raccolti con cura attraversava i vialetti silenziosi del cimitero. Portava con sé un mazzo di fiori freschi, spesso rose bianche o gigli, e si fermava sempre davanti alla stessa tomba. Con movimenti lenti e precisi, sistemava i fiori nel vaso, toglieva le foglie secche, passava un panno sulla pietra fredda. Poi restava immobile, lo sguardo perso in un punto lontano che nessuno avrebbe potuto vedere.

Advertisements

Un uomo anziano, che ogni settimana visitava la tomba della sorella, aveva imparato a riconoscerla da lontano. Non conosceva il suo nome, ma la sua presenza era diventata una consuetudine confortante. La osservava con discrezione, colpito dalla sua eleganza silenziosa, dalla cura amorevole con cui svolgeva quel rituale.

C’era però qualcosa che lo incuriosiva da tempo: ogni volta che lei si allontanava, lo faceva con passo deciso, senza mai voltarsi indietro. Non una volta. Neanche per un ultimo sguardo.

Un giorno, mosso da un impulso improvviso, le si avvicinò.

— Mi scusi se mi permetto… — disse con voce gentile. — La vedo spesso qui, e non posso non notare con quanta grazia e rispetto onora la memoria di suo marito. Posso farle una domanda un po’ insolita?

Lei lo guardò con curiosità, senza interrompere il gesto con cui stava sistemando un petalo caduto.

— Certo, mi dica.

— Perché non si gira mai, quando se ne va?

La donna sorrise appena, come se si fosse aspettata prima o poi quella domanda. Poi si alzò, batté piano le mani per pulirle, e lo guardò con un lampo divertito negli occhi.

— Sa… mio marito diceva sempre che la parte di me che preferiva era quella che vedeva quando me ne andavo. Sosteneva che, se mai fosse morto prima di me, gli sarebbe bastato un mio passo lontano per rianimarlo.

Fece una pausa, inclinando appena il capo.

— Non ho mai voluto rischiare di contraddirlo.

L’uomo la fissò per un momento, poi scoppiò in una risata franca, piena di vita. Lei gli sorrise, fece un piccolo cenno con la testa e riprese a camminare lungo il viale di ghiaia, il portamento fiero e aggraziato.

E come sempre, non si voltò mai.