Condotta in una sala di sicurezza, la donna tremava. Diceva di non sapere cosa stesse accadendo. Ma Bars non smetteva di fissarla e guaire. Alexei osservava la scena con crescente inquietudine.

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Tutto iniziò con un abbaio: improvviso, disperato, incessante. Come se l’angoscia avesse trovato voce e avesse squarciato il velo del rumore dell’aeroporto.

La donna incinta sussultò, con gli occhi pieni di paura, quando un grosso pastore tedesco le si parò davanti. Istintivamente indietreggiò, proteggendosi la pancia con le mani.

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“Per favore, tenetelo lontano!” sussurrò, cercando aiuto. La sua voce era carica di panico, il suo viso segnato dal terrore e dall’incomprensione.

Ma Bars, il cane addestrato per operazioni speciali, non si mosse. Rimase teso come una molla, lo sguardo fisso su di lei con un’intensità disumana. L’agente Alexei, il suo conduttore, non aveva mai visto nulla del genere. Bars non stava segnalando esplosivi o droga. Era altro. Qualcosa di diverso. Di più profondo.

Capitolo 2: La Verità Nascosta

Condotta in una sala di sicurezza, la donna tremava. Diceva di non sapere cosa stesse accadendo. Ma Bars non smetteva di fissarla e guaire. Alexei osservava la scena con crescente inquietudine.

“Ha mai avuto complicazioni in gravidanza?” chiese un medico d’urgenza, appena arrivato con l’ambulanza.

“No… è tutto sempre andato bene… o almeno pensavo…”

Fu allora che l’ecografia rivelò l’inimmaginabile.

Nel grembo della donna non c’era un normale feto. Qualcosa nei battiti, nella forma, nei movimenti era… innaturale. I medici si guardarono con orrore.

“C’è qualcosa… qualcosa che non dovrebbe essere lì.”

Capitolo 3: Il Progetto Genesis

Alexei ricevette una chiamata riservata subito dopo l’ecografia. Una linea del governo che non aveva mai sentito squillare prima. Gli ordinarono di fermare tutto. Di mettere Bars sotto custodia. Di non parlare con nessuno.

Ma era troppo tardi.

Indagando da solo, Alexei scoprì che la donna era stata in una clinica privata per fertilità gestita da una società chiamata Genesis Corp. Una facciata. In realtà, si trattava di un laboratorio biotecnologico segreto.

Lì si stavano sperimentando impianti embrionali ibridi, parte di un programma militare per creare esseri umani “migliorati”. La donna era stata selezionata inconsapevolmente come madre surrogata. Il “bambino” che portava non era umano nel senso più puro del termine.

Bars, con il suo straordinario addestramento e un istinto che andava oltre il naturale, lo aveva percepito.

Capitolo 4: L’Ordine del Silenzio

Il governo mise tutto a tacere. La donna fu trasferita in una struttura segreta. Alexei fu minacciato. Gli dissero che Bars sarebbe stato disattivato.

Ma Alexei non ci stava.

Fuggì con Bars. E con un backup digitale delle ecografie, dei documenti di Genesis Corp, e con un’ultima missione in mente: far sapere al mondo ciò che stava accadendo.